Campus, nessuno parla
E l’asilo resta “a rischio”

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Domenica 6 gennaio il Comitato Vallesanta ha dato l’annuncio sul suo sito internet e sulla pagina Facebook che il progetto relativo al cosiddetto “campus scolastico” è saltato. In questi sette giorni  molte centinaia di cittadini hanno letto la notizia o l’hanno condivisa, spesso contattando privatamente il  Comitato per saperne di più. Alcuni hanno anche provato a interpellare consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza: in entrambi i casi hanno però dovuto rilevare la loro assoluta disinformazione sulla questione scuole. C’è da presumere che questi consiglieri comunali non conoscano neppure il contenuto delle delibere, e cioè che votino “al buio” argomenti che neppure conoscono.

Ma c’è un ulteriore dubbio: non è che il Sindaco, molto impegnato a rilasciare interviste televisive su immaginarie grandi opere, non risponda perché neppure lui conosce i dettagli di ciò che propone e approva assieme ai suoi assessori?

A distanza di oltre 5 anni dal dicembre 2013, il Comitato Vallesanta attende ancora la risposta a cinque domande sulle sorti del depuratore che gli sottopose nelle sue vesti di allora presidente di Levante Sviluppo (clicca qui).

Senza contare che molti cittadini ancora attendono risposte sulle sorti dell’insabbiamento del golfo (a che punto sono gli ennesimi “grandi studi” annunciati oltre due anni fa? Tra tre mesi assisteremo al solito dragaggio “d’urgenza”?), nonché sulla trasformazione del promesso “Parco Massola” in parcheggio auto da costruirsi sopra i pozzi dell’acqua potabile (il tutto, si presume, realizzato senza autorizzazioni. E inoltre, quali risposte sono state date su questo argomento alle osservazioni scritte che i cittadini hanno trasmesso oltre due mesi fa al Comune di Levanto?).

In questi giorni il Sindaco è molto impegnato: si sta occupando ed è preoccupato per la ricollocazione della “reception” dei bagni del Casinò Municipale (clicca qui). Ma, viste le obiettive difficoltà di realizzare il “campus scolastico” (si è ancora ingabbiati nelle procedure del progetto preliminare e, in ogni caso, tutti sanno che occorreranno molti e molti anni per questa “grande opera”, se mai vedrà la luce), sarebbe invece opportuno e urgente occuparsi della ricollocazione della scuola materna, costretta tra l’argine di un torrente (in una zona definita dal Piano di bacino come “zona esondabile”, cioè ad altissimo rischio di allagamento) e una strada di grande traffico veicolare che crea un significativo inquinamento dell’aria nel limitrofo giardino giochi della scuola. La scuola è un bene comune che tocca tutti, non solo le famiglie che hanno figli in età scolare: riguarda e forma l’educazione dell’intera comunità, nessuno escluso.

Visto il perdurante silenzio nel merito delle domande poste al Sindaco, agli assessori nonché ai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, diviene lecito al comune cittadino presumere che i beni pubblici siano governati con pratiche di politica consociativa, facendo strame delle sbandierate promesse di partecipazione attiva della cittadinanza alla vita del paese: senza verità e senza informazione non c’è democrazia.